Seriate, mille firme per non chiudere il nido


Giovedì l’assemblea del nuovo comitato che chiede al Comune di evitare la privatizzazione dell’unica struttura pubblica della città

di Emanuele Casali

  Il grido di allarme su una possibile chiusura dell’asilo nido comunale Carla Levati sta diventando un tuono. Salgono le preoccupazioni da parte del personale addetto, dei genitori, del sindacato. Tutti insieme hanno già lanciato un’iniziativa, una pubblica assemblea, fissata per stasera alle 20.30 nella biblioteca comunale in via Italia.
  Alcuni genitori hanno perfino costituito il Comitato «Salviamo il Nido Carla Levati» che come informa il portavoce designato Ludovico Gonzaga «ha subito raccolto in pochi giorni circa mille firme di cittadini sostenitori». Obiettivo primario del Comitato è quello di «evitare la privatizzazione» precisa Gonzaga, membro del neocostituito Comitato insieme a Lorenza Morotti, Marco Benedetti, Agostino Quarenghi, Annalia Bruno.
  Continua Gonzaga: «Il Comitato vuole chiedere all’amministrazione comunale quali siano le reali intenzioni nel gestire la situazione a seguito del decreto legge 1 del 24 gennaio 2012, che induce a ritenere il Nido servizio pubblico locale di rilevanza economica. Noi chiediamo di inserire nella delibera quadro da presentare all’autorità garante della concorrenza le ragioni e i benefici per la comunità di Seriate». E ancora più specificatamente: «Chiediamo che l’amministrazione comunale prenda seriamente in considerazione tutte le misure previste dalla suddetta normativa per mantenere comunale la gestione del nostro Nido, in maniera da continuare a rendere accessibile a tutti tale servizio con gli elevati standard di qualità che tutti riconoscono e hanno sempre riconosciuto a questa struttura».
  A fronte di queste considerazioni e inquadrate le poco rosee prospettive future, nel comunicato per l’indizione dell’assemblea pubblica si specifica: «Il comitato e il sindacalista Gian Marco Brumana della Cgil chiederanno al sindaco, agli assessori competenti in Politiche sociali e società partecipate, nonché al presidente di Sanitas Seriate Srl di esplicitare chiaramente quali siano le reali intenzioni riguardo all’unico nido comunale in una città di 25 mila abitanti».
  Da parte sua, in un proprio comunicato, la Cgil illustra lo status del Nido «gestito da una società di capitali interamente controllata dal Comune, la Sanitas Srl. Al momento ci sono una cinquantina di bimbi e 17 dipendenti. Il disposto del decreto sulle liberalizzazioni prevede che gli enti locali prima di affidare a terzi un servizio pubblico di rilevanza economica debbano verificare la possibilità di una gestione concorrenziale».
Saita: problema da affrontare.  L’amministrazione comunale ha a cuore la questione e il sindaco Silvana Santisi Saita riferisce che «stiamo valutando e riflettendo seriamente sulla problematica; stiamo avendo incontri a tutti i livelli, con gli assessori e con i dirigenti comunali competenti. Sicuramente ne parleremo anche nella riunione di Giunta. È nostra volontà cercare soluzioni che portino al mantenimento dell’asilo nido nella sfera dei servizi comunali» 
  A tutto ciò si aggiunge che proprio su questa questione lo scorso 14 marzo c’è stato un incontro in prefettura di cui dà resoconto il sindacato Cgil: «Il viceprefetto ha ricevuto le parti e ha chiesto al Comune e a Sanitas di formulare una proposta di ristrutturazione del Nido e di portarla alla sua attenzione entro il 15 aprile».

L’Eco Di Bergamo, 27 marzo 2012, pag.30

Nessun commento:

Posta un commento